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Il recente divieto di accesso ai cani nel centro storico di Savona
Savona
Chiarimenti inerenti il recente cosiddetto divieto di accesso ai cani a Savona
Non si tratta di un "divieto di accesso al centro storico" ma di limitazioni per evitare che certe zone vengano insudiciate. Certo che se i cittadini con cane si comportassero meglio...
Alle mail di protesta per un divieto che alla fin fine divieto non era, il Sindaco risponde:
Premetto, sinteticamente, che si è reso necessario affrontare il problema a causa dell'incuria di alcuni proprietari o conduttori di cani, il Comune di Savona rispetta il migliore amico dell'uomo ma, purtroppo, il padrone molto spesso non rispetta le normali regole di convivenza. Dai dati dell'anagrafe canina della nostra Città risultano iscritti 7.868 cani che riversano circa 8.000 litri di pipì al giorno, nè converrà che riguardo ai numeri e alla noncuranza generale, il problema andava affrontato. Mi preme ricordare che le due vie centrali, di cui si parla tanto, sono anche zone rappresentative della città in quanto maggiormente attraversate dai flussi turistici e la situazione che si era creata, a causa del mancato rispetto delle regole basilari di convivenza civile, stava provocando un grave pregiudizio al pubblico decoro. Inoltre in Via Paleocapa, principale e animata arteria cittadina, realizzata alla fine del secolo XIX e fiancheggiata da eleganti portici sotto i quali si dispiega una serie continua di negozi, si trovano edifici di grande pregio storico-artistico, la cui tutela era minacciata. Tutto ciò premesso e per rispondere ai suoi quesiti ribadisco, come ho già più volte espresso, che il Centro storico non è interdetto in alcun modo ai cani a e ai loro padroni, semplicemente abbiamo adottato alcune regole comportamentali di normale convivenza civile e il testo non prevede il divieto di accesso nelle due vie, bensì la libera circolazione e la possibilità di espletare i bisogni fisiologici nella strada pedonale centrale in Corso Italia e ai margini del porticato in Via Paleocapa. Stiamo lavorando inoltre, insieme alla Lega Nazionale Cane ed a ENPA ad alcune correttive al testo dell'ordinanza che, essendo contingibile e urgente è limitata temporaneamente e sfocerà nella Carta Etica - Regolamento della Convivenza Civile. Cordiali Saluti.
Anche la stampa locale riporta:
«Non è un divieto di transito dei cani nel centro storico - spiega Caprioglio - basta che i padroni facciano fare al cane i bisogni nelle strade e non sui marciapiedi e poi puliscano». L’ordinanza tutela igiene e decoro urbano dopo «troppi gesti di inciviltà dei proprietari dei cani che lasciano a terra gli escrementi». Nell’ordinanza è scritto che in ogni caso «gli escrementi prodotti su strade, piazze, marciapiedi, aiuole, giardini, devono essere raccolti e le pipì lavate».
Chi non la rispetterà sarà multato: sanzioni da 50 a 500 euro. Non siamo di certo in disaccordo: l'educazione di chi conduce un cane è importantissima, e i maleducati causano danni alla nostra categoria di conduttori di bau.
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