Hai già trovato la struttura ideale per weekend e vacanze con il tuo cane o gatto?
Anche loro al lavoro con noi
Cani e gatti al posto di lavoro con i propri umani. E' dimostrato, fra l'altro, che chi lavora con il proprio animale domestico al fianco rende di più! In alcuni Paesi si stanno già svolgendo progetti simili. Scopriamo dove, e godiamoci le foto dei nostri utenti che portano il proprio 4 zampe al lavoro!

I nostri amici al lavoro con noi ?
Ma certo, perché no?
In alcuni casi succede perché l'ufficio o la sede è di proprietà dell'amico umano del quattrozampe, in altri perchè il "capo" ama gli animali ed ha dispiacere nel sapere che il quattrozampe del/della proprio/a dipendente rimanga tante ore da solo a casa...

Ci scrive Lela, da Correggio (RE):
Lavoro da 13 anni alla Anco srl e posso portare i miei bau in ufficio. Si lavora benissimo con loro e sono tutti felici di venire e prendere tante feste. Fanno un accoglienza cliente e fornitori impagabile ♥️
Cosa accade all'estero:
In Austria arriva il cane da ufficio, ma col patentino
In Austria i cani potranno seguire i propri padroni proprio dappertutto, pure in ufficio. Non prima, però, di avere superato un esame e conseguito un patentino ad hoc. L'amministrazione viennese ha organizzato corsi speciali che insegnano a cane e padrone il "giusto comportamento da ufficio" in modo che la convivenza fra impiegati e animali sia la migliore possibile. Dipendenti più efficienti se vicino c'è un 4 zampe - Studi internazionali dimostrano già che la presenza dei cani rende più armoniche le relazioni di lavoro incentivando la produttività e la serenità generale dell'ufficio. "All'interno delle aziende più grandi, dove sono ammessi i cani, è stato riscontrato un minore tasso di ammalati tra i dipendenti, e c'è molto meno mobbing", ha spiegato all'emittente ORF Wien l'ideatrice dell'iniziativa Gabi Glaser dell'associazione "Special Animals".
Un sedativo tutto pelo
- Tra una carezza e l'altra Fido riduce lo stress, le situazioni di conflitto tra le persone facendo aumentare la soddisfazione ed il dialogo. "In una scuola, per esempio, il cane è in grado di tranquillizzare il bambino arrabbiato o agitato, semplicemente mettendosi davanti a lui e facendosi accarezzare", spiega Glaser. Non a caso da tempo si impiegano gli animali nella pet-therapy anche in alcuni ospedali e nei centri per anziani. Da qui l'idea di preparalo anche per l'ufficio. Il test per il cane - A partire dal sesto mese di età i cani possono essere addestrati alla vita da ufficio. Il quadrupede impara così a controllare le sue fobie davanti a stimoli come, per esempio, forti rumori o impulsi ottici. Un test comportamentale certifica poi se il quattrozampe è pronto per stare sul luogo di lavoro; se rimane tranquillo e mansueto, meglio se accucciato sotto la scrivania, anche in situazioni di stress e senza dare problemi.
L'esame per il padrone
- Tramite una prova scritta e altre pratiche, il proprietario dovrà dimostrare di saper riconoscere le principali esigenze del cane, il suo comportamento e sapere quali leggi sono in vigore sulla sua condotta. La prova pratica attesterà il feeling proprietario/cane ma anche quali siano i segnali che il cane lancia al padrone in determinate situazioni. Uno speciale certificato garantisce infine l'idoneità del cane a frequentare l'ufficio col suo padrone.
Patentino - Vienna si conferma così sempre più una città a misura di cane: due anni fa è stato introdotto il "Wiener Hundeführschein", ovvero una patente per condurre i cani.
L'esame, facoltativo, per i padroni e i loro amici a quattro zampe prevede prove scritte e pratiche. Tra l'altro viene testato anche il buonsenso del padrone in specifiche situazioni, come per esempio evitare di prendere un tram troppo affollato con il quadrupede e aspettare il successivo. "Rendere meno conflittuale la convivenza tra uomo e cane in città", è la ragione che ha originato ogni iniziativa.
novembre 2008
Azienda giapponese accoglie nove gatti nei propri uffici
Quanto sarebbe bello lavorare in compagnia dei gatti, anche in ufficio?. Coccole, fusa, zampettate sulle scrivanie mentre siamo intenti a scrivere al computer o durante una riunione. Ci sentiremmo probabilmente tutti meno stressati.
E’ proprio quello che ha pensato un’azienda giapponese, la Ferray Corporation di Tokio. Sono infatti stati “assunti” ben nove gatti, che girano liberamente in ufficio. A quanto pare, racconta il “Mirror”, con grandi benefici degli impiegati. Da quando ci sono i nuovi arrivati, infatti, il livello di stress dei dipendenti si è notevolmente abbassato, mentre la produttività è aumentata in modo significativo. Ora i lavoratori, invece di fare a gara fra di loro per conquistare il favore del capo, fanno a gara a coccolare i mici. Lo spirito di squadra, hanno affermato, si è rafforzato.
Certo qualche inconveniente ce lo si poteva aspettare. I gatti non seguono le regole degli essere umani, quindi capita molto spesso che stacchino le prese, che rosicchino i cavi, che graffino le pareti e persino che si addormentino dentro le borse dei visitatori. Nessuno però si cura di queste “piccole” infrazioni.
Ma c’è di più. E’ la stessa azienda infatti ad incoraggiare l’avvicinamento dei dipendenti ai gatti. Ad ogni coccola corrisponde un aumento della busta paga. Se poi un impiegato deciderà di adottare un gatto bisognoso la Ferray Corporation gli destinerà un bonus mensile di cinque mila yen (ventotto euro circa). Nel malaugurato caso in cui dovesse morire il gatto di un dipendente, quest’ultimo avrebbe la possibilità di usufruire di un permesso dal lavoro per lutto, proprio come se si trattasse di un essere umano.
Da: La Stampa.it, gennaio 2015
PHOTOGALLERY DEI VOSTRI PELOSI AL LAVORO CON VOI
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