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Le piante velenose o tossiche per cane e gatto - parte 2
Altre piante velenose per cane e gatto, con foto e schede informative
Le piante velenose o tossiche per cane e gatto
(segue dalla prima parte dell'articolo)
Sedum
Piantina sempreverde appartenente alle crassulacee. Ne esistono più di 500 tipi, anche selvatici. Nella foto vedete quella che troviamo comunemente sui nostri balconi. D'inverno con il freddo si colora di rosso ai margini delle foglie. A primavera si riempie di fiorellini gialli. Occorre fare attenzione perchè contiene alcaloidi tossici ed irritanti, anche per l'uomo.
Oleandro
Pianta sempreverde comunissima in Italia, soprattutto nel centro-sud ma anche nella zona dei laghi del nord. Le sue foglie sono rigide, lunghe e strette, ed i fiori, che emanano un dolce profumo, possono essere a corolla singola o doppia, e possono essere di vari colori, dal bianco al crema, al salmone, rosa chiaro, fucsia o scuro sino al bordeaux. E' altamente velenoso, può dare problemi di aritmia cardiaca (anche all'uomo, contiene glucosidi cardioattivi): l'ingestione può essere mortale. Le sue foglie permangono tossiche anche una volta secche.
Mughetto
Bulbosa di dimensioni ridotte (max circa 40 cm) con campanelli candidi e profumatissimi, cresce all'ombra, e si trova anche selvatica. L'ingestione dei bulbi può dare gravi problemi di aritmia cardiaca, perchè contiene glucosidi cardioattivi.
Solano
Piccolo arbusto di origini sudamericane, amato per la bellezza delle sue bacche tonde (chiamate anche Ciliegie di Gerusalemme) che hanno colori che vanno dal giallo al rosso, con vari toni di arancione. Appartiene al genere dei pomodori e dei peperoni. Le bacche di questa pianta sono tossiche: contengono solanocapsina, un alcaloide simile all'atropina ed alla solanina. Se ingerite da cani, gatti e volatili possono causare problemi gastrici, nausea e gastroenteriti.
Edera
L'edera comune, celebre pianta rampicante diffusissima in Italia produce bacche globose scure graditissime ai volatili ma il cui contenuto di saponina le rende irritanti per le pareti gastriche di cani, gatti e umani. Può quindi causare nausea, vomito e gastroenterite ma anche problemi respiratori che possono anche essere gravi.
Datura
Vi sono diverse varietà, come la Stramonium, o la Suaveolens, profumatissima... E' una pianta tropicale, si coltiva in esterni e si sviluppa in altezza. I suoi fiori sono molto grandi, a forma di campana e rivolti verso il basso. Possono essere bianchi, crema, arancioni, arancio-rossi, rosa, lilla sfumato... La pianta è tossica per animali e uomini, qualora ne vengano ingerite le foglie oppure i semi. Può dare disturbi della vista, disorientamento, nausea, crisi di panico, allucinazioni e convulsioni.
Edera del Canada
Pianta appartenente alla famiglia delle Anacardiacee che non ha nulla a che vedere con l'Edera comune. Le sue foglie possono avere bordi lisci, dentati o lobati, e queste tre tipologie fogliari possono essere presenti nella medesima pianta. Cresce come strisciante, rampicante ed in forma di arbusto. Contiene ramnosio, un potente irritante pericoloso per animali ed umani perché può causare una grave reazione allergica, anche solo con il contatto.
Belladonna
Pianta appartenente alla famiglia delle solanacee, nota sin dall'antichità a causa del suo contenuto di atropina.
I fiori possono essere anche color viola. Le sue bacche scure bacche sono velenose: l'ingestione può provocare una diminuzione della sensibilità, vomito, e nei casi più gravi convulsioni e morte.
Calicanto Florido
Il Calycanthus Floridus ha fogliame tossico, che contiene sostanze simili alla stricnina, e deve essere tenuto lontano da qualsiasi piccolo animale.
Pianta facilmente confusa con il Chimonantus (foto qui sotto), pianta che fiorisce d'inverno con fiori gialli profumatissimi, non velenosa.
Cycas Revoluta
Bellissima palmetta di dimensioni ridotte, molto decorativa. Naturalmente di tratta di una sempreverde, ed è descritta dagli studiosi come una delle piante più antiche apparse sul pianeta Terra. Molto diffusa sulle riviere, resiste bene anche alle basse temperature e si coltiva anche in vaso, anche se non dà risultati ottimali perché vi cresce molto lentamente.
La Cycas è velenosa in tutte le sue parti. Bisogna fare attenzione soprattutto alle piante di sesso femminile, che sviluppano un fiore color ocra a forma di globo (V. foto sopra) che produce semi grandi come mandorle con il guscio, rossi all'esterno e velenosissimi. E' proprio nei semi che si trova la maggior concentrazione di veleno. E purtroppo, vista la forma e la dimensione degli stessi, e considerato il fatto che a maturità cadono a terra dalla pianta, potrebbero essere individuati dagli animali come palline con cui giocare o, nel peggiore dei casi, da sgranocchiare.
Il fiore maschile è anch'esso color ocra ma la forma è allungata e ricorda una pannocchia. Non produce semi.
Se vedete una Cycas in un parco o in un'aiuola mentre passeggiate con Fido, tenetevi lontani! I semi potrebbero essere rotolati e potreste trovarne anche a diversi metri dalla pianta.
Da sapere: il rosso fuoco che contraddistingue i semi di Cycas quando sono ancora nel fiore, diventa color mattone - marrone bruciato quando sono secchi ed a terra. Questo fa sì che purtroppo siano meno individuabili.
Ne parla anche la FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) - Leggi l'articolo
Ciao Annalaura,
devo dire che non mi aspettavo una celerità di questo tipo e complimenti per il servizio che offrite, e spero anche in qualche modo aver contribuito a conoscere meglio i rischi dei nostri piccoli amici, ti allego una foto di Bilbo prima del misfatto.
Spero di reinviartene una a breve mentre corre felice. Per parte mia non immaginavo mai più che potesse succedere una cosa simile e adesso sto circondando tutte le piante con una rete di protezione e cancello all'orto ma purtroppo il peggio è già avvenuto. Ti ringrazio veramente tanto perchè con Cristina, la madrina del mio cane, siete state veramente efficaci e mi avete aiutato tanto, senza la tua intuizione iniziale che ha permesso di circoscrivere la ricerca sarebbe stato veramente problematico individuare la bulbosa di riferimento. Comunque ti tengo informata perchè credo che questa mia esperienza serva a qualcun altro. A tuo parere NON SAREBBE BENE CHE NEGLI AMBULATORI DEI VETERINARI METTANO MANIFESTI E STAMPE CON LE PIANTE PIU' PERICOLOSE PER I CANI E GATTI ??? Comunque spero proprio che non paghi Bilbo la mia inesperienza.
Con simpatia
Paolo
... Si trattava di un bulbo di Ornithogalum, ingerito dal cucciolo Bilbo di due mesi, alcuni giorni fa... Ora il cucciolo verrà sottoposto alle cure del caso, e noi speriamo con il cuore che vada tutto bene...
Annalaura, di Dogwelcome
Paolo in seguito ci ha tristemente comunicato che purtroppo Bilbo non ce l'ha fatta ed è volato sul Ponte dell'Arcobaleno. Da parte nostra un affettuoso pensiero al piccolo con tutto il cuore, e un rinnovato appello a tutti voi di prestare attenzione alle piante che vedete nella lista qui sopra... :-(
Purtroppo tanti bulbi di fiori possono essere irritanti, tossici o velenosi. Se acquistiamo dei bulbi teniamoli lontani dai nostri animali, soprattutto i cani, che potrebbero giocarci e morderli come fossero palline. Sconsigliato piantare bulbi se si vive con un cane che scava buche in giardino.
Attenzione in generale anche alle piante succulente o "piante grasse" come vengono di solito chiamate. Le spine possono facilmente ferire cani e gatti. Non priviamoci della loro presenza decorativa e della magia della loro fioritura, ma usiamo l'accortezza di riporle in casa o metterle a dimora in giardino dove non possano creare danni ai nostri animali domestici.
Yucca Elephantiphes
Pianta sempreverde considerata da appartamento, originaria del Messico. Le foglie possono anche essere screziate color crema, e nei Paesi più caldi vive bene all'aperto, forma grossi cespugli formati da più tronchi e fiorisce con meravigliosi grappoli di fiori bianco crema che sembrano di cera. Viene spesso confusa con il "tronchetto della felicità" (Dracaena Fragrans), che ha le foglie molto più morbide e curvate verso il basso.
Perchè la inseriamo in questa lista? Non è velenosa, ma è molto pericolosa a causa delle foglie rigide e appuntite rivolte verso l'esterno, che possono ferire gli animali soprattutto ad occhi, naso ed orecchie. se accidentalmente dovessero entrare in contatto con la pianta, magari correndo.
Ricordiamo che anche i concimi (non parliamo poi degli antiparassitari e dei diserbanti, ovviamente tossici) possono essere pericolosi a causa della concentrazione di sostanze contenute in essi: queste sostanze in piccole quantità sono presenti naturalmente sia nel corpo umano che in quello degli animali (ferro, potassio, zinco ecc) ma in concentrazione sono ovviamente da evitare. Tenete le bottiglie dei concimi lontane dai vostri animali e dai bambini.
Anche gli ormoni da riproduzione per le piante sono tossici, e lo sono anche per gli umani. Vanno manipolati con cura, indossando guanti e... lontano da Fido e Micia, i quali potrebbero inalarne una parte (in genere sono in commercio sotto forma di polveri).
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Alla rivista Focus è piaciuto questo nostro articolo, già presente nelle precedenti versioni del nostro portale.
Ecco - link - l'articolo uscito su Focus nel 2009 sul tema piante velenose che descrive proprio le piante che avevamo scelto fra centinaia di piante tossiche esistenti in natura, tratto dal nostro articolo online che a quei tempi consisteva in una sola pagina, con meno piante elencate rispetto all'articolo attuale.
Focus non ha specificato la fonte delle info (oltre ad avere confuso i colcichi con i crocus e il gelsomino con il gelsemium...). Copiare è assolutamente scorretto oltre che vietato.
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