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Eccesso di velocità in auto per salvare un animale ferito
Giurisprudenza sull'argomento
CASSAZIONE: DI CORSA PER SALVARE UN CANE, PAGHERA' MULTA PER ECCESSO DI VELOCITA'
Roma - Pigio' sull'acceleratore per mettere in salvo un cane agonizzante in sala operatoria, per questo una veterinaria livornese dovra' pagare una multa per eccesso di velocita'. Lo ha deciso la Cassazione che ha accolto il ricorso del ministero dell'Interno contro l'annullamento di una multa per eccesso di velocita' concesso dal giudice di Pace di Cecina, nel dicembre 2004, ad una veterinaria che aveva appunto superato i limiti di velocita' "per potere arrivare in ambulatorio il prima possibile per salvare un cane da un pericolo grave non altrimenti evitabile". Secondo il giudice di Pace, alla veterinaria doveva essere applicata l'esimente per avere agito in stato di necessita', avendo violato il Codice della strada per salvare un "essere vivente". Giudizio non condiviso dalla Cassazione che ricorda come l'esimente dello 'stato di necessita'' si possa applicare solo per "gli esseri umani" e non per "qualunque essere vivente, inclusi gli animali". Contro l'annullamento della multa il Viminale ha fatto ricorso in Cassazione e la Seconda sezione civile - sentenza 22365 - ha accolto il ricorso. La Suprema Corte ricorda che "lo stato di necessita' e' riferito esclusivamente al danno grave 'alla persona' e dunque agli esseri umani, non a qualunque essere vivente, compresi gli animali, come erroneamente ritenuto dal Giudice di pace".
Il Tempo - 13 settembre 2008
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