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Approvato il regolamento comunale per gli animali «d’affezione»
Per «Fido» basta con una vita da cani
Diritti e doveri per i proprietari di cani. Li impone il nuovo regolamento comunale per la tutela e la gestione degli «animali d’affezione». «Questo regolamento vuole tutelare la salute e la qualità della vita degli animali domestici in generale e dei cani in particolare», spiega il comandante dei vigili Enrico Bartolomei, «e contiene anche norme che salvaguardano la civile convivenza». Il provvedimento evidenzia la responsabilità di chi detiene o custodisce un cane, che si estende alla sua cura, alla salute e anche ai danni che può causare. «È obbligatoria l’iscrizione all’anagrafe canina che nel nostro caso, è di competenza dell’Ulss 22. L’iscrizione dell’animale all’anagrafe deve avvenire entro i primi tre mesi di vita o i primi trenta giorni dall’adozione. È da ricordare che in caso di smarrimento, entro 24 ore, lo si deve comunicare telefonicamente, via fax o posta elettronica, al corpo di polizia municipale». «Il proprietario ha pure l’obbligo di raccogliere le deiezioni e di tenere l’animale al guinzaglio; in più, se la razza rientra in una tra quelle indicate come pericolose della ministero della Salute, c’è anche l’obbligo della museruola». Il regolamento precisa, tra l’altro, che il cane deve essere accompagnato da persona idonea alla sua custodia; un molosso o un San Bernardo, quindi, non possono essere affidati a un bambino. Si è pensato anche al comfort della cuccia, che non deve essere angusta e va tenuta pulita. Acqua e cibo non devono mai mancare; d’estate ci deve essere una zona d’ombra, un riparo d’inverno. L’area riservata a Fido deve essere recintata. E’ vietato anche mettere un cane in premio, in occasione di lotterie e concorsi. Le multe: da 25 a 500 euro oltre, se del caso, alle sanzioni penali. (l.b.)
Fonte: L'Arena, il giornale di Verona