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Un cenno di cronaca storica
A passeggio nel parco: maxi ammenda perché slaccia il guinzaglio al suo «pechinese»
A guardare l'importo mastodontico della contravvenzione e di fianco il cane, in miniatura a cui è stata 'staccata' viene quasi da ridere: 516 euro, un milione di vecchie lire, per un pechinese di tre chilogrammi condotto senza guinzaglio. I protagonisti di questa, per certi versi paradossale vicenda sono loro, un piccolo cane di sette anni d'età, lungo poco più di trenta centimetri, e Lidia Melli, la padrona, che l'altro giorno è stata multata perché stava passeggiando nel Parco di via Dragoni senza tenere al guinzaglio la sua 'belva'. La signora, non ha protestato più di tanto con gli agenti che scrivevano sul loro blocchetto. E' tornata a casa dal marito dicendo che le avevano fatto una multa di 16 euro. Al buio, erano passate le 17, non aveva neppure visto l'importo della contravvenzione e quel 5 che precedeva i numeri 1 e 6. Quando è arrivata a casa però, leggendo la cifra in euro e facendo un breve calcolo in vecchie lire, le si sono drizzati i capelli.La signora Lidia infatti, vista l'assenza di persone nell'area aveva pensato di concedere qualche minuto di libertà al suo piccolo compagno ma mai avrebbe pensato che quel gesto e quel suo piccolo amico dall'aria sorniona le poteva costare così caro. Ha staccato il guinzaglio e ha lasciato che il cane si allontanasse di qualche metro nell'area del parco adiacente alla caserma dei Vigili del Fuoco, destinata peraltro, a percorso per cani. «Avevo lasciato momentaneamente libero il cane perché non erano presenti altri animali o persone - dice Lidia - Come ho fatto notare anche ai vigili, il cane era imbragato e io avevo il guinzaglio in mano e il sacchetto per raccogliere gli escrementi». E il pechinese grande quanto un gatto, non è certo un cane rinomato per la sua ferocia. Due vigili urbani l'hanno fermata ed hanno applicato alla lettera il regolamento comunale: sanzione massima di 516 euro per chi conduce l'amico a quattro zampe senza guinzaglio. Non è uno scherzo, questo è quanto stabilisce il regolamento del comune di Forlì. La cifra di un milione di lire costituisce la sanzione, bastardino o pitbull non fa differenza. E' l'amministrazione comunale poi che ha il compito di stabilire l'importo definitivo che alla resa dei conti potrebbe essere più basso.
Per il momento l'unica cifra che compare sul foglietto azzurro, quella cioè che i coniugi Conocchiari dovrebbero pagare è quello a tre cifre (in euro). «Questa multa non non doveva neppure essere fatta - sostiene Luigi Conocchiari, il marito della signora Lidia - l'articolo 41 del regolamento, prevede l'obbligo del guinzaglio solo per i cani di grande taglia. Il nostro le sembra di grossa taglia?». «Un atto di accertamento come una multa - sostiene il comandante della Polizia Municipale di Forlì, Ugo Terracciano - è vero fino a prova contraria. Se si proverà che il cane era quello e, quindi di piccola taglia, sarò il primo a riconoscere un errore degli agenti e inviterò ad annullare la sanzione.» Nel frattempo i due coniugi in pensione, hanno portato le loro proteste agli sportelli dei Vigili Urbani e fatto un formale ricorso al Sindaco di Forlì. «Mi sembra esagerata - scrive nel ricorso al Sindaco - una multa di 516 euro anche in considerazione che si tratta di 5 minuti di libertà e di un cane piccolissimo».
Matteo Ranucci, www.ilrestodelcarlino.it
Ordinanza 14 giugno 2017
E’ obbligatorio che il proprietario abbia sempre a disposizione la museruola e che affidi il cane a persone in grado di gestirlo. In caso contrario la sanzione va da 50 a 150 euro.
I cani circolanti in luogo pubblico o aperto al pubblico devono indossare la museruola e il conduttore deve tenere l’animale al guinzaglio lungo al massimo 1.50 metri (multe da 100 a 300 euro).
Vanno raccolte sempre le feci con appositi sacchetti che vanno chiusi e gettati nei cestini pubblici (multe da 80 a 240 euro): in caso di mancanza dei sacchetti multe da 25 a 75 euro.
Infine i cani non devono disturbare la circolazione e i cittadini che frequentano le aree pubbliche né, soprattutto di notte, i vicini con i loro latrati. In questo caso le sanzioni vanno da 80 a 240 euro.
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